Il Castello Aragonese è una meraviglia ancorata nel cuore dell'isola d'Ischia, un'antica fortezza eretta su un isolotto di roccia trachitica, testimone silenzioso di oltre 300.000 anni di storia vulcanica. Qui, sulla scia di un'eruzione sinfonica dei tempi antichi, si eleva maestoso, raggiungendo l'apice a 113 metri sul livello del mare e abbracciando una superficie magica di circa 56.000 m².
Questo scrigno di pietra, geologicamente definito "cupola di ristagno", è molto più di un castello. È un'ode alla resistenza del tempo, un legame indissolubile tra la natura selvaggia e l'ingegno umano. Il suo acceso ponte di connessione con l'antico Borgo di Celsa, noto come Ischia Ponte, è un legame palpabile con le epoche passate, un sentiero sospeso tra cielo e mare.
L'accesso, un tempo riservato al canto delle onde, ora si svela attraverso un misterioso traforo, un tunnel che taglia la roccia e ci catapulta nel cuore della storia. Un viaggio di 400 metri, illuminato da lucernari che un tempo scrutavano il cielo, pronti a difendere il castello con olio bollente e pietre contro i nemici invasori.
La salita attraverso la mulattiera è un'ascesa verso il passato, una strada che svela i segreti dell'isola mentre ci avviciniamo alla sommità. Sentieri nascosti si diramano, svelando edifici e giardini immersi nella magia del luogo. E per coloro che desiderano ascenderne le alture con il cuore leggero, un ascensore scavato nella roccia offre un viaggio verso il cielo, a 60 metri sopra il mare, regalando viste senza tempo.
Il Castello Aragonese è un racconto scritto nelle pietre, un'epopea incisa nel cuore dell'isola, un luogo dove il passato e il presente danzano in un eterno abbraccio.